Un pellegrinaggio di fede e memoria che si snoda in Lombardia tra spiritualità e territorio per celebrare la patrona degli emigranti
Nasce in Italia un nuovo cammino, e porta un nome che parla direttamente all’anima: il Cammino del Cuore. È più di una semplice rotta tra luoghi: è un filo invisibile che cuce insieme fede, memoria e territorio, tracciando un percorso che da Milano a Codogno segue le orme luminose di Santa Francesca Saverio Cabrini, la piccola grande donna lodigiana diventata patrona degli emigranti e testimone instancabile di carità senza confini.
Un itinerario che non si limita a collegare tappe geografiche, ma invita chi lo percorre a camminare dentro la storia, dentro il silenzio dei campi, tra le pietre delle chiese, nei gesti quotidiani di accoglienza e dedizione. È il cuore a guidare ogni passo: il cuore di chi parte, il cuore di chi accoglie, il cuore di una santa che ha fatto dell’amore per gli ultimi la sua missione nel mondo.
Dalla Bassa ai confini del mondo: la vocazione senza frontiere di Madre Cabrini
Nata nel 1850 a Sant’Angelo Lodigiano, Cabrini fu una pioniera dell’accoglienza e dell’educazione, fondando l’ordine delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e viaggiando instancabilmente per portare conforto e speranza a chi era lontano da casa, emarginato o in difficoltà. La sua santità è radicata nell’impegno sociale e nella carità attiva, valori oggi più che mai attuali.
Il Cammino del Cuore segue le tracce di questa grande figura, attraversando città, borghi e campagne che custodiscono i luoghi della sua vita e del suo lavoro missionario. È un’occasione per meditare sul valore della solidarietà, per incontrare comunità che ancora oggi vivono i principi della condivisione e per immergersi in un paesaggio ricco di storia, arte e spiritualità.
Dal “Cammino degli Emigranti” al “Cammino del Cuore”
Il progetto, oggi denominato “Francesca – Il Cammino del Cuore”, nasce da un’idea dell’associazione Cabriniland, che da anni lavora per valorizzare la figura di Santa Francesca Cabrini attraverso azioni culturali, educative e spirituali. Nato nel 2014 come “Cammino degli Emigranti”, inizialmente concepito come una staffetta podistica per promuovere il Lodigiano tra gli italiani nel mondo, ha presto assunto la forma di un vero percorso spirituale e identitario, percorribile a piedi, in bici o a cavallo.
Oggi il cammino cambia nome e si rinnova, mettendo al centro la dimensione spirituale e il messaggio universale di Madre Cabrini. Un invito rivolto non solo ai pellegrini, ma anche agli emigranti, ai discendenti delle comunità italiane all’estero e a chiunque voglia sentirsi parte di un viaggio che unisce cuori, storie e territori.
Questa esperienza è aperta a tutti: a chi desidera mettersi in cammino con il corpo e con il cuore, a chi cerca un momento di riflessione personale o di condivisione comunitaria, e a chi vuole riscoprire il legame tra fede e azione nel mondo contemporaneo.

Da Milano a Codogno: tappe e itinerario
Lungo circa 70 chilometri, il Cammino del Cuore si articola in sei tappe principali, percorribili a piedi o in bicicletta. Si snoda tra città e borghi lombardi, offrendo un’esperienza spirituale e paesaggistica unica, adatta a tutti coloro che desiderano mettersi in cammino tra memoria, fede e bellezza.
Milano – Melegnano (20 km)
Il cammino prende avvio dalla Stazione Centrale di Milano, cuore pulsante della città. Inaugurata nel 1931, la stazione è stata intitolata a Santa Francesca Saverio Cabrini il 13 novembre 2010, a seguito di un importante restauro. All’esterno, una targa ne ricorda la figura:
“Da questi binari tante volte si avventurò per le strade del mondo Francesca Cabrini (1850–1917) Santa per la fede cattolica, apostola di solidarietà per tutte le genti in cammino.”
Dal centro cittadino si attraversa Piazza Duomo, dove una guglia raffigurante la santa veglia sulla città, e si imbocca il Corso di Porta Romana, toccando l’Istituto Madre Cabrini, nato nel 1887 come missione educativa. Nei pressi dell’istituto, Milano ha voluto intitolare anche una via alla santa, a testimonianza del legame profondo con la città.
Si prosegue verso sud, passando per l’antica Abbazia di Chiaravalle, poi per Viboldone percorrendo un tratto del Sentiero dei Giganti, fino a giungere a Melegnano, porta del Lodigiano, immersa in un paesaggio agricolo di straordinaria quiete.
Melegnano – Sant’Angelo Lodigiano (15 km)
Usciti da Melegnano, il cammino si addentra nei campi lombardi, lungo strade ciclopedonali che lambiscono borghi e campagne. Il silenzio e la natura offrono spazi ideali per la riflessione.
Poco prima di arrivare a Sant’Angelo Lodigiano, si attraversa Castiraga Vidardo, una tappa significativa: qui Francesca Cabrini fu maestra elementare prima di prendere i voti. Per onorare questo momento fondativo della sua missione, il paese ha posizionato una seduta commemorativa, luogo simbolico dove fermarsi e ricordare il suo primo servizio verso i più piccoli.
L’arrivo a Sant’Angelo Lodigiano, città natale della santa, è carico di emozione. Qui si trovano la Casa Natale (visitabile su appuntamento) e la Basilica di Sant’Antonio Abate e Santa Francesca Saverio Cabrini, costruita tra il 1928 e il 1938 in stile neorinascimentale, nel luogo dove Cabrini fu battezzata. Al suo interno, una cappella custodisce una reliquia della santa, in un’atmosfera di raccoglimento e profonda spiritualità.


Sant’Angelo Lodigiano – Borghetto Lodigiano (12 km)
Il cammino prosegue su strade asfaltate e ciclabili a bassissimo traffico, seguendo le pendici del Parco della Collina di San Colombano. Qui, la natura accompagna ogni passo: dolci colline, filari ordinati e un cielo aperto che invita alla meditazione.
Borghetto Lodigiano accoglie il pellegrino con la sua quiete, come una pausa rigenerante dopo il coinvolgente passaggio per Sant’Angelo. È una tappa breve ma intensa, perfetta per ritrovare il proprio ritmo interiore.
Borghetto Lodigiano – Orio Litta (10 km)
Attraverso la campagna lodigiana, il cammino si dirige verso est, tra campi coltivati e piccole strade silenziose. Si giunge a Livraga, altro luogo legato alla vita di Cabrini: nella chiesa parrocchiale si conserva un dipinto che la raffigura, e nella piazza centrale è presente una dedica a lei intitolata. Qui, la santa soggiornava spesso presso lo zio don Luigi Oidini, coadiutore nella parrocchia.
Proseguendo, si arriva a Orio Litta, piccolo borgo con una lunga vocazione all’ospitalità spirituale: vi transitano la Via Francigena e il Cammino di San Colombano. È un luogo che parla di accoglienza, fede in cammino e cammini che si intrecciano.
Orio Litta – Codogno (13 km)
L’ultima tappa si snoda nella campagna della Bassa Padana, tra distese verdi e cascine storiche. Si arriva così a Codogno, centro spirituale della missione cabriniana. Qui si trovano:
- il Museo Cabriniano, che conserva lettere, oggetti e fotografie legate alla vita e all’opera della santa;
- la Chiesa di Santa Francesca Cabrini, costruita su un’altura nel quartiere San Biagio;
- l’oratorio e il cimitero delle prime suore missionarie, custodi della sua eredità.
Arrivare a Codogno significa concludere un pellegrinaggio, ma anche entrare nel cuore vivo di una testimonianza che continua ad ispirare migliaia di persone nel mondo.
Luoghi simbolo del Cammino del Cuore
Milano
Cuore pulsante della spiritualità e della memoria di Santa Francesca Saverio Cabrini, Milano è il punto di partenza del Cammino del Cuore. La città accoglie pellegrini e viaggiatori tra luoghi emblematici e testimonianze di fede. La Stazione Centrale, una delle principali d’Europa, porta il nome della Santa ed è il simbolo dell’inizio di un viaggio interiore e fisico. Non lontano, Piazza Duomo, con la sua cattedrale gotica, richiama il respiro universale della cristianità. Il Corso di Porta Romana, che un tempo conduceva fuori dalle mura, è oggi parte di un itinerario di memoria e testimonianza, tra antichi ospedali, chiese e tracce di una città sempre in cammino. Qui si respira l’eco dell’impegno cabriniano, fatto di concretezza e carità attiva.
Sant’Angelo Lodigiano
Luogo natale di Santa Francesca Cabrini, Sant’Angelo è il cuore affettivo e spirituale del Cammino. La Casa Natale, oggi visitabile su appuntamento, conserva oggetti, stanze e memorie che raccontano l’infanzia e la vocazione della Santa. A pochi passi, la Basilica di Sant’Antonio Abate e Santa Francesca Saverio Cabrini, con la sua cripta, è il punto di arrivo delle celebrazioni del Luglio Cabriniano e accoglie i pellegrini in un abbraccio di fede. Ogni angolo del paese narra il legame profondo con la Santa: dai luoghi di preghiera alle vie intitolate alle Missionarie, tutto parla di una storia che continua a ispirare.
Codogno
Considerata la culla della missione cabriniana, Codogno è il luogo dove Madre Cabrini fondò la Casa Madre delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù nel 1880. Qui la sua visione si è tradotta in un’opera concreta, educativa e caritativa che ha attraversato oceani. Il Museo Cabriniano, all’interno della Casa Madre, custodisce lettere, documenti, abiti e reliquie che permettono di conoscere da vicino la vita della Santa e delle prime suore missionarie. Il cimitero delle suore, poco distante, è un luogo di raccoglimento e memoria, dove riposano le prime compagne di viaggio di Francesca Cabrini: donne coraggiose che hanno dedicato la loro vita al servizio degli ultimi. Codogno, oggi come allora, è un faro per chi crede in una fede che si fa missione, accoglienza e speranza.
Le sedute lungo il Cammino del Cuore: sostare per ascoltare il cuore

Lungo il Cammino del Cuore, in alcuni punti simbolici del percorso, sono state collocate delle sedute artistiche e riflessive che invitano il pellegrino a fermarsi, contemplare e riconnettersi con il senso profondo del viaggio lento. Non si tratta solo di luoghi di sosta fisica, ma di veri e propri spazi dell’anima, pensati per accogliere il camminatore nel silenzio, nella preghiera o nella meditazione.
Le sedute si trovano a Castiraga Vidardo, Sant’Angelo Lodigiano, Inverno e Monteleone, Livraga e Codogno, ognuna con una sua ambientazione specifica e spesso accompagnata da un pensiero spirituale, una citazione di Santa Francesca Cabrini o una vista suggestiva del paesaggio. La loro funzione è duplice: da un lato offrono ristoro e conforto, dall’altro stimolano una pausa consapevole, un tempo sospeso in cui riflettere sul senso del cammino, sulle persone incontrate e sul messaggio di carità e accoglienza lasciato dalla santa.
Queste isole di quiete sono state realizzate grazie alla collaborazione tra artisti, amministrazioni comunali e l’associazione Cabriniland, che hanno voluto così rendere il cammino non solo accessibile, ma anche profondamente umano e spirituale. Fermarsi su una di queste sedute, in silenzio, magari al tramonto o all’alba, significa entrare nel ritmo lento del pellegrinaggio e lasciarsi toccare dal cuore pulsante del messaggio cabriniano.
La credenziale del pellegrino
La Credenziale del Pellegrino è il documento ufficiale che accompagna chi intraprende il Cammino di Santa Francesca Cabrini. Questa “carta di viaggio” attesta il percorso effettuato, permettendo di raccogliere i timbri nei luoghi visitati lungo il cammino: chiese, comunità, punti di accoglienza e strutture dedicate. Oltre a essere un prezioso ricordo personale, la credenziale consente di accedere ai servizi riservati ai pellegrini e, al termine del cammino, può essere presentata per ottenere il riconoscimento ufficiale di chi ha completato il percorso. È uno strumento fondamentale per mantenere vivo lo spirito del pellegrinaggio e favorire il senso di appartenenza a una comunità di cammino.


Un cammino accessibile, un cammino per tutti
Il Cammino del Cuore è un itinerario pensato per essere davvero alla portata di tutti. Percorribile tutto l’anno, in autonomia o in piccoli gruppi, si snoda interamente in pianura, attraversa borghi abitati e si sviluppa lungo un tracciato sicuro e vario, che alterna strade ciclabili asfaltate, strade bianche e tratti a bassissimo traffico veicolare.
Grazie a questa conformazione e all’attenzione posta all’inclusività, il Cammino è percorribile anche da persone con mobilità motoria ridotta, disabilità o ausili alla deambulazione (come carrozzine, deambulatori e handbike), rappresentando una vera opportunità di cammino condiviso e accessibile.
Queste caratteristiche lo rendono adatto a camminatori di ogni età e livello di esperienza, offrendo al contempo paesaggi suggestivi e tappe dense di significato spirituale e culturale.
Fondamentale è il coinvolgimento attivo delle parrocchie, delle associazioni e delle amministrazioni locali, che garantiscono accoglienza, informazioni e supporto logistico in ogni tappa. Lungo il cammino sono presenti forme di ospitalità dedicate ai pellegrini, sia a donativo che turistiche, per permettere a ciascuno di vivere l’esperienza in modo autentico, semplice e accessibile.
A rendere il cammino ancora più fruibile saranno a breve disponibili tracce GPS scaricabili e un sito web ufficiale, che fornirà tutte le informazioni necessarie: dalle descrizioni dettagliate delle tappe all’ospitalità, dai punti di interesse storico e spirituale agli eventi lungo il percorso, fino alle modalità di partecipazione.
Un cammino che dialoga con altri cammini: l’interconnessione che arricchisce l’esperienza
Uno degli elementi di grande valore del Cammino del Cuore è la sua interconnessione con altri cammini storici, spirituali e naturalistici che attraversano l’Italia e l’Europa. In particolare, presso località come Orio Litta e Corte Sant’Andrea, il percorso si intreccia con due grandi itinerari: la Via Francigena, l’antico tracciato dei pellegrini diretti a Roma, e il Cammino di San Colombano, che collega il Nord Italia alle terre celtiche d’origine del monaco irlandese.
A questi si aggiunge anche il suggestivo Sentiero dei Giganti, che attraversa i territori tra San Giuliano Milanese, Viboldone e Melegnano. Questo cammino, carico di memoria storica, si snoda tra campagne, abbazie e siti legati alla Battaglia di Marignano del 1515, richiamando episodi epici e spiritualità contadina. Il sentiero prende il nome dai grandi alberi e dai personaggi storici che hanno lasciato un’impronta nella regione, e si collega idealmente al Cammino del Cuore nei pressi della prima tappa, tra Milano e Melegnano, offrendo ai pellegrini una variante che arricchisce l’esperienza.
Questa rete di cammini crea un sistema vivo e aperto, capace di moltiplicare le esperienze e le possibilità di viaggio spirituale e culturale. Non si tratta solo di condivisione di territori, ma di incroci di storie, tradizioni e spiritualità che arricchiscono il cammino del pellegrino. Ogni tappa può diventare una porta d’accesso ad altri percorsi, favorendo la scoperta di nuovi luoghi, il dialogo tra comunità e la creazione di itinerari personalizzati e modulari.
L’interconnessione con cammini già consolidati permette inoltre di favorire un turismo lento e sostenibile, valorizzando l’accoglienza diffusa e coinvolgendo piccole realtà locali. È un’opportunità concreta per promuovere lo sviluppo dei territori, rafforzare le relazioni tra pellegrini e abitanti, e offrire esperienze di viaggio sempre più autentiche e inclusive. In questa rete di sentieri, il Cammino del Cuore si presenta come una nuova via dell’anima, capace di parlare a tutti e di unirsi a un grande movimento collettivo di spiritualità, cultura e natura in cammino.
Madre Cabrini tra cinema e cammino: un messaggio universale
L’interesse per la figura di Santa Francesca Saverio Cabrini è tornato vivo anche sul grande schermo: lo scorso anno è uscito il film “Cabrini” (2024), diretto da Alejandro Monteverde, già regista di Sound of Freedom. Il film racconta la straordinaria vita della santa lodigiana, la sua forza visionaria, il coraggio nell’affrontare le sfide del suo tempo e il suo impegno instancabile in favore degli ultimi, in particolare degli emigranti italiani negli Stati Uniti.
La pellicola, distribuita a livello internazionale, ha avuto un forte impatto emotivo e ha contribuito a far conoscere Madre Cabrini a un pubblico più ampio, ispirando riflessioni sull’accoglienza, la dignità e la fede attiva. Il Cammino del Cuore si inserisce in questo rinnovato interesse, offrendo un’esperienza concreta e profonda per chi desidera ripercorrere i luoghi della sua vita, scoprendo il volto umano e spirituale di una donna che ha saputo cambiare il mondo partendo dalla periferia della Lombardia.

13 luglio: la camminata collettiva nel Luglio Cabriniano
Ogni anno, in occasione del Luglio Cabriniano, si tiene una camminata collettiva aperta a tutti: fedeli, camminatori, famiglie, scuole e associazioni. Il 13 luglio 2025, in particolare, si partirà da Milano, Castiraga Vidardo e Codogno per raggiungere Sant’Angelo Lodigiano, celebrando la vita e il messaggio di una santa che ha saputo unire il cielo con la terra, la fede con l’azione.

Informazioni e contatti
Per approfondimenti, accoglienza e prenotazioni: cabriniland@gmail.com – Tel. 335.5474795
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