Feder Cammini
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Borgo Val di Taro diverrà il centro di un nuovo e affascinante percorso di valorizzazione turistica.


Si terrà il 16 settembre presso Palazzo Tardiani a Borgo Val di Taro il convegno “Le Vie Storiche e il Patrimonio Culturale Ecclesiale”, che vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed esperti del settore.

Borgo Val di Taro, infatti, è una tappa della Via degli Abati, un percorso di circa 200 chilometri che collega Pavia e Pontremoli, ed è anche punto di partenza della nota Via dei Remi che arriva fino a Sestri Levante.

Vecchie vie e nuovi flussi

L’evento inizierà con i saluti istituzionali, tra cui Francesco Mariani, Presidente dell’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, Stefania Mortali, Assessore al Turismo del Comune di Borgo Val di Taro, Fabio Campisi, Presidente del Comitato organizzatore della Fiera del Fungo di Borgotaro, e Alessandro Cardinali, Vice Presidente del GAL del Ducato.

Diversi esperti del turismo lento, tra cui Giovanni Pattoneri, Direttore del GAL del Ducato saranno presenti all’evento per condividere le loro prospettive e esperienze e Manuel Ferrari della Diocesi di Piacenza e Bobbio, presenterà “Prospettive di valorizzazione dei cammini storici e del patrimonio culturale ecclesiale”, evidenziando il ruolo cruciale che la storia religiosa può giocare nella promozione turistica.

Elio Piccoli, Presidente dell’Associazione Via degli Abati, ci guiderà attraverso “La Via degli Abati, tra Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana“, sottolineando come le antiche vie dei pellegrini sono oggi l’opportunità di rilanciare le tanto nominate aree reinterpretando queste vecchie vie di comunicazione in termini di flussi turistici moderni.

Alberto Delchiappo, rappresentante dell’Associazione 3T Valtaro, illustrerà “Le potenzialità della Via dei Remi”, aprendo nuove prospettive per gli appassionati di trekking e natura.

Pierangelo Romersi, Direttore della destinazione turistica “Emilia,” parlerà di “Il turismo outdoor e i Cammini,” evidenziando il crescente interesse per le attività all’aperto e l’esplorazione delle vie storiche.

Chiuderà i lavori il consigliere regionale di Borgotaro Matteo Daffadà, il quale avrà il compito di “tirare le fila” dei lavori e delle modalità da seguire per poter al meglio sviluppare un turismo lento e ecologicamente poco impattante come quello dei cammini laici e religiosi che nella cornice della val Taro sono storicamente presenti.

Quali sono i possibili sviluppi?

Questo evento sfruttato al meglio può divenire un trampolino di lancio per la già conosciuta e famosa val Taro oltre i soliti canali (funghi, cibo, vacanze brevi ecc…), offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nella storia e nella cultura di queste terre affascinanti, mentre esplorano percorsi unici e suggestivi.

L’auspicio di tutti è che Borgo Val di Taro diventi una tappa fondamentale per i viaggiatori in cerca di esperienze autentiche e appassionanti, nuovi sentieri.

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Redattore, guida Aigae e divulgatore scientifico

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