Con le joelette hanno trasportato sette disabili percorrendo l’intera Via Francigena italiana. Un viaggio dell’inclusione che è arrivato da Papa Francesco.
Sono stati ricevuti in un incontro informale da Papa Francesco durante l’udienza papale di mercoledì 19 ottobre un gruppo di disabili a bordo delle joelette, trasportate dai volontari del Cai Gavardo. Un viaggio all’insegna dell’inclusività organizzato dal Sodalizio con il patrocinio dell’Associazione Europea Vie Francigene, iniziato dal Gran San Bernardo il 4 settembre.
Solo nella prima settimana hanno percorso 150 chilometri ma non sono mancati gli imprevisti come un difetto nella ricarica della joelette. Poi tre volontari che hanno lasciato perché positivi al Covid. Il gruppo è ripartito attraversando 90 chilometri fra risaie e zanzare fino ad arrivare Piacenza. Da lì il percorso diventa impegnativo, soprattutto in vista del Passo della Cisa, già di per sé faticoso, ancora di più con le joelette. Alla quinta settimana ormai avevano raggiunto la Toscana e i suoi meravigliosi borghi e panorami. L’ultima settimana di cammino, dopo 40 giorni, è quella decisiva che intravede la meta; il gruppo è partito da Campagnano ed è arrivato il 19 ottobre a Città del Vaticano. Li, i “senatori” del sodalizio e i disabili, hanno avuto accesso al sagrato della Basilica di San Pietro in un’area a loro riservata dove Papa Francesco ha stretto loro le mani prima della benedizione.