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Massimo Pedersoli, da Genova a Capo Nord. Un lungo viaggio a piedi per sostenere i bambini con disabilità 


Massimo Pedersoli, 37 anni, camminatore solidale genovese, è partito stamattina dal capoluogo ligure con destinazione Capo Nord, 6.300 chilometri a piedi per sostenere i bambini disabili. Il nuovo viaggio lento di Pedersoli si chiama E¹vvai. Un cammino superbo, da Pra’ a Capo Nord 6300 km di solidarietà per l’autismo. Oltre ai chilometri ci sono da affrontare 300 mila metri di dislivello attraversare territori dal clima imprevedibile e terreni impervi e camminare per 200 giorni.

Sono questi i numeri di un’impresa che Pedersoli ha da tempo preparato anche se non è nuovo nel mondo del cammino solidale. Infatti, sotto le suole dei sui scarponcini, ci sono oltre 12 mila chilometri. Non è solo un modo per promuovere il turismo lento e sostenibile perché Pedersoli ad ogni nuovo cammino intrapreso abbina una raccolta fondi destinando il ricavato a una associazione di volontariato impegnata in progetti a sostegno di persone con autismo o fibrosi cistica. c’è qualcosa di più come racconta lo stesso Pedersoli: 

«Nel 2024 la mia città, Genova, sarà Capitale europea dello sport e questa sarà una fantastica occasione di visibilità per la città e il suo splendido territorio, e io attraverso questo cammino sarò il testimonial di un turismo slow, sostenibile, attento anche alle piccole realtà dell’entroterra».  

Lo scopo del lungo cammino è quello di sensibilizzare e sostenere un progetto di TMA (terapia multisistemica in acqua), unico nel suo genere, con cui aiuterà molte famiglie a sostenere progetti riabilitativi dove lo sport diventa inclusione e abbattimento di ogni barriera.  

Attaccato allo zaino un cartello che parla di autismo e del progetto Tma, curato dell’associazione Il Cucciolo e che vede coinvolti trenta bambine e bambini fragili di età compresa tra i due e i quindici anni.

Il percorso scelto per raggiungere Capo Nord è il sentiero europeo E1, un itinerario a lunga percorrenza che unisce Capo Nord (Norvegia) con Capo Passero in Sicilia.

 «Ho scelto questo sentiero – spiega Pedersoli – perché unisce idealmente l’Europa da Sud a Nord e in un periodo storico tanto delicato l’unione e l’armonia tra i popoli è un ulteriore messaggio su cui mi piace far riflettere. Il grande Nord è da sempre meta di interesse per esploratori ed avventurieri, un cammino che si spinge oltre il circolo polare artico nelle selvagge terre dei Sami, delle renne, dell’aurora Boreale, del sole di Mezzanotte e della notte polare».

Stamattina 14 gennaio c’è stata l’inaugurazione del progetto E’vvai presso la piscina Aragno di Genova Prà poi, alle 9.30 dopo il saluto alle autorità Massimo Pedersoli ha mosso il primo passo da viale della Rimembranza per puntare verso il profondo nord.  

Per sostenere il progetto clicca qui

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