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Gli scarponi da trekking sono la base per ogni buona escursione ma anche le calze sono molto importanti. Vediamo quale scegliere.


Scegliere delle buone calze da trekking ci permetterà di proteggere i nostri piedi dall’umidità in eccesso, dagli eccessivi sfregamenti, prevenendo in questo modo la formazione di vesciche, che specialmente in un lungo cammino sono sempre in aguato.

Di seguito, trovi una breve lista delle migliori calze da trekking, per aiutarti a scegliere quelli più adatti ai tuoi piedi così che possano accompagnarti comodamente nella tua prossima uscita:

Df Calze outdoor G049

North face – hike light

Parametri da prendere in considerazione

Quali sono I parametri più importanti per scegliere delle buone calze da trekking per la nostra stagione delle camminate? Vediamone alcuni.

1 – meglio pedalino o calza lunga?

L’altezza della calza dovrebbe generalmente combaciare con l’altezza della scarpa da trekking o poco oltre…molto meglio.

Ad esempio, se si indossano gli scarponi, una calza più alta sarà sicuramente migliore rispetto a una calza a taglio basso o con taglio medio, poiché la calza non sarà in grado di proteggere la gamba: si rischierebbe di avere sfregamento tra lo scarpone e la pelle, provocando irritazioni e fastidi.

A questo proposito il mercato attuale dei calzini tecnici ci viene incontro con numerose variazioni sul tema:

  • Le calze alla caviglia in genere coprono l’osso della caviglia e sono ideali per scarpe e scarponcini dal taglio più basso.
  • I calzini altezza media hanno un’altezza tra la caviglia e il ginocchio, quindi stanno appena sopra la caviglia e di solito sono una buona scelta da abbinare a scarponcini bassi durante le calde escursioni estive.
  • Le calze lunghe sono lo standard per l’escursionismo in quanto sono perfette sia con scarpe dal taglio basso che per scarponcini, generalmente stanno sulla zona del polpaccio della gamba.

2 – costoso o economico?

Le calze specialmente quelle comuni, senza caratteristiche tecniche “estreme” non hanno grandi costi, sono in genere un fattore rilevante nella scelta dell’attrezzatura da trekking. Generalizzando possiamo comprare un buon paio di calze con una spesa che si attesta tra i 9,5 € ed i 28 €, dipendente da lunghezza, materiale, impermeabilità, rinforzi, ecc.

3 – materiali, meglio tecnico o cotone?

Evita il cotone a tutti i costi. Quasi tutte le calze da trekking sul mercato, hanno ad oggi una certa quantità percentuale di lana al loro interno. 

Le proprietà naturali della fibra rendono la lana ideale per assorbire l’umidità, dare calore, favorire la traspirabilità e aumentare i benefici antimicrobici.

La maggior parte delle calze da trekking contiene una certa percentuale di fibra sintetica che aiuta ad aumentare la durata delle calze.

Una percentuale minore di Lycra (spandex o elastam) o similare, favorisce invece la proprietà di allungamento necessaria per mantenere la forma della calza.

LANA MERINO: la soluzione classica ma moderna

La lana è stata a lungo utilizzata per le sue proprietà naturali che l’hanno resa ideale per attività all’aperto.

Negli ultimi anni, la lana merino è di grande utilizzo merito della sensazione più morbida al tatto, per l’assorbimento dell’umidità e per le proprietà di regolazione termica oltre che ai suoi naturali benefici antimicrobici.

Le calze da trekking in lana merinos sono anche anti-vesciche, proteggono il piede dagli accumuli di umidità che indeboliscono l’epidermide e ne causano le vesciche.

Diventano quindi compagni di viaggio indispensabili, soprattutto quando si affrontano trekking su lunghe distanze o di più giorni.

PROPRIETÀ ANTIMICROBICA

Sia naturali che migliorate sinteticamente, le proprietà antimicrobiche della sua fibra aiutano a resistere ai batteri che causano cattivi odori.

Il vantaggio deriva dalla capacità di indossare calze più lunghe senza necessariamente lavarle spesso; molto vantaggioso specialmente durante trekking di più giorni.

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Geologo, guida ambientale escursionistica Aigae (Er 366) e divulgatore scientifico.

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