Al Palazzo Abbaziale Loreto di Montevergine, è stato firmato il protocollo d’intesa riguardante la realizzazione del “Cammino di Guglielmo”
Al Palazzo Abbaziale Loreto di Montevergine, è stato firmato il protocollo d’intesa riguardante la realizzazione del “Cammino di Guglielmo“, sulle orme del giovane pellegrino e santo fondatore delle abbazie di Montevergine e del Goleto, santo patrono d’Irpinia. Il protocollo ha visto il coinvolgimento delle due abbazie irpine insieme ai comuni di Chiusano di San Domenico, Ospedaletto d’Alpinolo, Mercogliano e Sant’Angelo dei Lombardi, unitamente alle associazioni del Club Alpino Italiano, Touring Club Italiano, Irpinia 7x, Info Irpinia e alle proloco di Ospedaletto e di Mercogliano. Il protocollo di intesa, spiega una nota del TCI, viene firmato alla soglia dell’anno giubilare dell’Abbazia di Montevergine, a ricordo dei novecento anni dalla fondazione di San Guglielmo.
Il Cammino di Guglielmo, 250 km e 9 tappe
La cartografia, allegata al protocollo di intesa, prevede ben nove tappe, per complessivi 250 chilometri che si snodano partendo da Montevergine e attraverso vie montane, facendo tappe significative (tra cui l’Eremo di S. Guglielmo a Chiusano, la grotta dell’Apparizione sul lago Laceno e il pozzo di S. Guglielmo sui monti Picentini), arrivano all’abbazia del Goleto per riprendere poi in direzione della badia di Santa Maria di Pierno (Basilicata) e da lì, seguendo l’Ofanto, fino a Melfi, e poi Canosa e quindi a Barletta (Puglia), dove era uno degli imbarchi per la Terra Santa, meta agognata dal giovane pellegrino.
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L’itinerario, sui passi del santo pellegrino Guglielmo, ancora la nota, “è un’immersione nell’esperienza umana, spirituale e mistica sul senso e il significato del vivere e del condividere la fatica del cammino, in un contesto sociale avvolto dallo smarrimento esistenziale e da una oceanica ricerca di senso”.
Il Cammino pensato ha valore culturale, artistico, antropologico, naturalistico e particolarmente spirituale, sui passi del protettore principale dell’Irpina. “Il protocollo di intesa è un primo sostanziale passo che ha come radice l’esperienza di dodici anni di cammini fatti sui passi di Guglielmo, portati spontaneamente avanti dal 2011 dalle tante associazioni radicate nel territorio“.
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In rappresentanza dell’Abbazia Territoriale di Montevergine ha firmato l’abate Don Riccardo Luca Guariglia e per l’Abbazia del Goleto, il rettore Don Salvatore Sciannamea. In rappresentanza dei comuni hanno firmato Carmine De Angelis, sindaco di Chiusano; Luigi Marciano, sindaco di Ospedaletto; Vittorio D’Alessio, sindaco di Mercogliano e Rosa Anna Maria Repole in rappresentanza del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi. Insieme alle abbazie ed ai comuni già citati hanno sottoscritto il Protocollo: per il Club Alpino Italiano (CAI), sezione di Avellino, Alfonso De Cesare; per il Touring Club Italiano, Club di Territorio Paesi d’Irpinia, il socio e console Angelo Verderosa; per l’associazione Irpinia Sette Per, Dario Bavaro; per l’associazione Info-Irpinia Aps, Francesco Celli; e le Pro Loco di Mercogliano con Stefania Porraro e di Ospedaletto con Fabio Clemente.