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Sulle alture dell’Appennino bolognese 25 studenti da 27 a 66 anni alle prese con energia e scelte di vita in montagna


Bologna. Dopo le prime due edizioni (2020 e 2021), si è appena conclusa la Terza Edizione, che si è svolta dal 16 al 18 settembre, nel territorio di Castiglione dei Pepoli (BO):  tre giornate di studio interdisciplinare con docenti di calibro internazionale, che hanno portato l’Appennino al centro di un percorso teorico e pratico tra il globale e l’iper-locale. L’aria di montagna per ispirare le scelte in politica. Anzi, la stessa montagna come ‘motore’ di nuove idee per affrontare e risolvere questioni come energia e nuova ecologia. L’evento ha portato sui sentieri e in aula, 25 ‘alunni’ provenienti da tutta Italia.

In questa speciale scuola si approfondisce “una corrente di studi interdisciplinare che affronta criticamente e positivamente la relazione tra l’uomo e l’ambiente naturale e, in particolare, tra l’uomo e un territorio preciso come quello di montagna“, spiegano dalla Città metropolitana di Bologna. Castiglione dei Pepoli, sull’Appennino bolognese, è la località scelta per le lezioni. Ideata da Boschilla e Articolture, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, la Scuola conferma la partnership con l’Associazione Riabitare l’Italia -punto di riferimento italiano sullo studio e lo sviluppo delle aree interne- cui da quest’anno si aggiungono il sostegno di Città metropolitana di Bologna e la collaborazione tecnica di Art-Er.

Studenti e docenti dall’alto profilo

In classe, studenti dai 27 ai 66 anni “dall’altissimo profilo professionale, anche di respiro internazionale”. Ricercatori impegnati in progetti e studi europei, ingegneri ambientali, antropologi, architetti paesaggisti, sociologi, geografi, economisti.

Porteranno un contributo alla riflessione, dialogando in modo orizzontale con i docenti della Scuola, per portare l’Appennino bolognese al centro di un movimento che si muove tra il globale e l’iper-locale” spiegano i responsabili

Si tratta la questione energetica in termini di riconversione ecologica dell’attuale sistema di produzione, di approvvigionamento energetico dalla prospettiva dei territori montani, di potenzialità e limiti delle fonti rinnovabili. La Scuola di ecologia politica in montagna studia anche le comunità energetiche, mentre la dimensione sociologica sarà trattata anche attraverso le esperienze singole e collettive di chi sceglie di abitare, vivere e lavorare sul territorio montano, trasformando queste terre marginali in terre di sperimentazione sociale e culturale, proprio grazie alle energie di comunità.

Le lezioni che strizzano l’occhio anche al trekking

A discuterne, docenti ed esperti, tra cui Augusto Ciuffetti (Università Politecnica delle Marche), Giulia Sonzogno (Gran Sasso Science Institute dell’Aquila e referente per il Comitato Tecnico Aree Interne presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del progetto Officina Giovani Aree Interne), Giada Coleandro (Università di Bologna), Attilio Piattelli (presidente Impresa21), e Ivano Scotti (Università di Napoli “Federico II”). Ai seminari si al Terneranno momenti di trekking didattico, lungo sentieri e percorsi tematizzati, guidati da guide ambientali Gae e da ospiti come Alessandro Runci (ricercatore e attivista ReCommon) e il gruppo Athamanta.

Fonte : Agenzia Dire

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