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Brescia e Bergamo, città con diverse identità, quest’anno entrambe capitali della cultura unite dalla “Via delle Sorelle”


La Via delle Sorelle è un cammino bidirezionale – come lo sono tutti i cammini – della lunghezza di 130 chilometri, suddiviso in sei tappe, che unisce due tra le più belle città del nord Italia: sono Bergamo e Brescia, quest’anno nominate entrambi capitali della cultura 2023.

Il tracciato del cammino che si snoda nella zona pedemontana – collinare situata alle spalle delle due città, intercetta le migliori qualità territoriali, tre zone di produzione vini rinomate (Franciacorta, val Calepio, e le Terre del Vescovado), il lago d’Iseo, cinque parchi, e la riserva delle Torbiere del Sebino, nonché altri otto cammini e due parchi regionali. Un percorso inedito che vuole regalare ai camminatori una visione diversa rispetto all’immaginario colletivo che incasella questa zona come esclusivamente industriale. In realtà il territorio attraversato dalla Via delle Sorelle è un’immersione tra natura, arte e bellezze architettoniche.

La presentazione

Martedì 28 marzo presso l’auditorium di Santa Giulia a Brescia è stato presentato il progetto alla presenza del sindaco di Brescia Emilio del Bono sindaco di Brescia che ha commentato con soddisfazione:

“Fare un cammino è un’esperienza emotiva, culturale, spirituale e gastronomica. La Via delle Sorelle é questo; non solo è anche una sfida, é l’unione di due città in una zona d’Italia fortemente urbanizzata”.

Gli fa eco Giorgio Gori, sindaco di Bergamo:

“Il cammino è un’infrastruttura verde e pedonale che inizia e finisce in 2 siti UNESCO, le mura venete di Bergamo e Santa Giulia; ma sopratutto è uno strumento che illumina i territori tra Bergamo e Brescia”

Alessia Marsaglia di Slow Ride Way, l’associazione ideatrice del cammino spiega:

“Apre ufficialmente ad aprile ma è già percorribile, inoltre è operativo il sito internet dove è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per preparare il cammino, dunque credenziali, mappe ed informazioni per l’accoglienza”.

Erano anche presenti i rappresentati dei 34 comuni attraversati, della Regione Lombardia e gli assessori alla cultura delle provincie di Brescia e Bergamo.

La presentazione in anteprima a “Fà la cosa giusta”

Il progetto della Via delle Sorelle è stato presentato in anteprima nazionale dalla “Rete Nazionale Donne in Cammino” nel quadro dell’incontro curato da Ilaria Canali alla Fiera Fà la cosa giusta dal titolo “Cammini al Femminile” il 25 marzo 2023.

L’itinerario è uno degli 11 progetti di itinerari culturali che hanno una titolazione al femminile e che, sulla linea metodologica ideata dalla associazione Toponomastica Femminile, sono promossi dalla Rete Nazionale Donne in Cammino tramite la community delle Ragazze in Gamba.

La denominazione al femminile di un cammino, così come accade per i luoghi pubblici, è un importante strumento di visibilità delle donne e un modo di raccontare i territori inclusivo.

Via delle Sorelle, l’origine del nome

Il nome di Via delle Sorelle è nato probabilmente in modo spontaneo. Le due città, con identità diverse, divise per un naturale campanilismo, rivalità sportiva e lontane vicende locali, sono in realtà sono molto vicine e non solo da un punto di vista chilometrico. Infine la pandemia ha fatto si che si avvicinassero ancora di più, fortificandone il legame e trasformandole in “sorelle”.

(Nella foto a sinistra: la cattedrale di Sant’Alessandro, principale luogo di culto cattolico della città di Bergamo)

L’ospitalità lungo la Via delle Sorelle

Lungo la Via delle Sorelle è articolata una rete di strutture di accoglienza, b&b, ostelli e agriturismo mentre dal sito laviadellesorelle.it è possibile scaricare tutte le informazioni per organizzare i pernottamenti, scaricare le credenziali ed individuare i punti adibiti alla tibratura, la traccia delle tappe e quant’altro serve per affrontare il cammino.

Arte in cammino

La “Via delle sorelle” si è posta anche l’obiettivo di divenire una galleria d’arte a cielo aperto in cui arte e natura si fondano e si esaltino vicendevolmente. Infatti lungo tutti i 130 chilometri sono esposte una serie di opere a “basso impatto ambientale” realizzate da artisti locali quali Massimo Uberti, Claudia Losi e Laure Renna.

E proprio ieri 19 aprile è stata  inaugurata «Expect more» un’opera di Massimo Uberti, rappresentante della light art mondiale. I materiale utilizzati sono green neon, ferro e trasformatori ed è stata collocatata in un vigneto.

L’opera al Vigneto Pusterla a Brescia – Foto pagina Facebook la Via delle Sorelle

La “Via delle sorelle”, ha l’ambizione di lasciare sul territorio e nel cuore delle due città una eredità sostenibile per il futuro di tutti noi, una eredità slow, una sfida per il futuro che ha tutte le carte in regola per essere un successo. Il cammino può anche essere percorso con gli amici a 4 zampe ad esclusione del tratto che attraversa la riserva delle Torbiere del Sebino.

Le tappe

Sono sei le tappe di questo cammino ed ognuna è lunga circa 20/25 chilometri e tutte hanno caratteristiche specifiche ed uniche:

  • Tappa 1 da Bresca a Gusago (20,8 km)
  • Tappa 2 da Gusago a Provaglio d’Iseo (23,7 km)
  • Tappa 3 da Provaglio d’Iso a Paratico (19 km)
  • Tappa 4 da Sarnico a Bagntica (21,7 km)
  • Tappa 5 da Bagnatica a Nembro (17,4 km)
  • Tappa 6 da Nembro a Bergamo (21,4 km)

Ci sono anche delle varianti utili per ridurre il percorso e che possono ugualmente dare diritto alle credenziali.

La governance

Il progetto ha coinvolto le città di Bresca e Bergamo, le relative provincie, Regione Lombardia , coordinate da Slow Ride Italy, un’associazione nata nel 2007 con lo scopo di progetti di promozione e formazione in ambito turistico, enogastronomico, culturale e artistico, educativo mirati all’informazione, al sostegno e alla divulgazione del turismo lento, responsabile e sostenibile. Inoltre, vanta il sostegno di numerosi enti, fondazioni ed associazioni come Millemonti, Visit Bergamo, Visit Brescia e l’associazione Terre di Franciacorta corta.

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Geologo, guida ambientale escursionistica Aigae (Er 366) e divulgatore scientifico.

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