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Il nuovo itinerario parte da Melilla, un ponte culturale e spirituale tra due sponde del Mediterraneo


C’è un nuovo sentiero che unisce l’Africa all’Europa sulle orme del pellegrinaggio più celebre del mondo: è la Via Rusadir, il nuovo itinerario del Cammino di Santiago che parte dalla città autonoma di Melilla, in territorio africano, e attraversa l’intera penisola iberica fino alla Cattedrale di Santiago de Compostela, in Galizia. 

Lungo 972 chilometri, questo tracciato – soprannominato anche Cammino Africano di Santiago – è stato ufficialmente inaugurato nelle scorse settimane e ha già attratto l’interesse dei primi camminatori: secondo i dati forniti dall’Ufficio del Pellegrino, 71 persone hanno completato il percorso nei primi quattro mesi del 2025. 

via rusadir

Il punto di partenza non è solo simbolico, ma anche altamente evocativo: la Porta e la Cappella di Santiago, situate a Melilla la Vieja, rappresentano l’unico esempio di architettura gotica in tutto il continente africano.

Accanto alla cappella è stato già posizionato il classico cippo di pietra che segnala ai pellegrini l’inizio della strada. Da qui, una lunga traversata attende chi decide di affrontare questo itinerario: quasi mille chilometri di viaggio a piedi, lungo paesaggi e regioni diverse, attraverso l’entroterra spagnolo fino al cuore spirituale della cristianità iberica. 

Il Cammino di Santiago, d’altronde, non ha mai avuto un solo volto. Se il Cammino Francese è di gran lunga il più battuto dai pellegrini – seguito dal Cammino Portoghese, da quello Inglese e da altre diramazioni minori – la nascita della Via Rusadir arricchisce la mappa con una proposta inedita, capace di connettere sponde geografiche e culturali in maniera unica. 

La nuova via è anche un’opportunità concreta per rilanciare il turismo lento e spirituale in zone finora poco toccate dai flussi del cammino. Melilla, città autonoma spagnola affacciata sul Mediterraneo ma collocata nel Nord Africa, diventa così un nuovo crocevia per viandanti e pellegrini, valorizzando il suo patrimonio culturale e religioso. 

Il significato simbolico di questo nuovo tragitto va ben oltre la sua dimensione escursionistica: la Via Rusadir è il primo tracciato del Cammino che parte ufficialmente dal continente africano, e costituisce un ponte spirituale e interculturale in grado di unire due mondi – l’Europa e l’Africa – attraverso la fatica del cammino, l’introspezione, l’incontro. 

La Via Rusadir è un messaggio di apertura e accoglienza: un invito a varcare confini non solo fisici ma anche interiori, attraversando secoli di storia e paesaggi in trasformazione, per ritrovarsi alla fine del viaggio davanti alla maestosa Cattedrale di Santiago, dove la tradizione vuole che riposi l’apostolo Giacomo. 

E ora, a fianco dei cammini storici, anche questo nuovo sentiero africano si prepara a diventare un tassello importante nel grande mosaico spirituale del pellegrinaggio giacobeo. Una nuova sfida per chi cerca nel viaggio a piedi non solo la bellezza della meta, ma anche la profondità del percorso. 

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