Feder Cammini
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Da Assisi ad Ascoli Piceno lungo i passi del Santo, tra spiritualità, natura e rilancio economico delle aree interne


Il Cammino Francescano della Marca sarà presto più accessibile, sicuro e attrattivo grazie a un importante intervento finanziario: 8 milioni di euro stanziati dalla Struttura commissariale per la ricostruzione post sisma, in collaborazione con la Regione Marche. Un investimento importante, in vista del Giubileo della Speranza del 2025 e, soprattutto, dell’ottavo centenario della morte di San Francesco, nel 2026.

Il cammino, lungo 167 chilometri, collega Assisi ad Ascoli Piceno attraversando quattro province e sedici comuni tra Umbria e Marche. Si snoda tra vallate, crinali e borghi storici, con lo sfondo mozzafiato dei Monti Sibillini, in un itinerario che unisce la dimensione spirituale a quella paesaggistica e culturale.

I fondi rientrano nell’Ordinanza 176, che fa capo al “Programma di sviluppo per la promozione del turismo lento”, e saranno affiancati da un ulteriore bando da 4 milioni di euro dedicato specificamente ai comuni marchigiani coinvolti. Le azioni previste includono la messa in sicurezza dei tracciati, l’implementazione dei servizi essenziali per i camminatori (come accoglienza, segnaletica e punti di ristoro) e la creazione di un sistema stabile e sostenibile di manutenzione.

«Questo è uno dei tre cammini finanziati per accompagnare la ricostruzione fisica a una vera rivitalizzazione economica delle aree colpite dal sisma – ha dichiarato il commissario per il sisma 2016, Guido Castelli – In totale abbiamo stanziato 47 milioni di euro per i cammini nelle quattro regioni del cratere». Un investimento, ha aggiunto, che guarda anche alle grandi scadenze religiose e culturali dei prossimi anni.

A sottolineare il valore del progetto è intervenuto anche Andrea Antonini, assessore regionale alle Attività produttive delle Marche, che ha ricordato di essere stato tra i promotori originari dell’itinerario: «Il cammino attraversa paesaggi straordinari come quelli dei Sibillini e crea opportunità concrete di microeconomie nelle aree interne».

Antonini ha poi sottolineato il valore sociale e culturale dell’iniziativa: «È un modo per riscoprire il territorio camminando, facendo nascere un turismo che è spirituale, culturale e personale».

Con questo intervento, il Cammino Francescano della Marca si candida a diventare non solo una delle principali vie di pellegrinaggio in Italia, ma anche un modello di rigenerazione dei territori fragili, dove la lentezza diventa leva di sviluppo e occasione di rinascita.

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